Riserva Naturale dell’Insugherata
Un Mosaico Verde
La Riserva Naturale dell’Insugherata si estende per oltre 700 ettari nel settore nord-ovest di Roma ed è tagliata nella sua porzione più settentrionale dal Grande Raccordo Anulare.
Il territorio della Riserva coincide con la parte alta del bacino idrografico del fosso dell’Acqua Traversa, dalla caratteristica conformazione geomorfologica “a pettine”, ed è quindi compreso tra lo spartiacque della via Trionfale, da cui originano i corsi d’acqua che tagliano la riserva nella sua larghezza per confluire nell’Acqua Traversa, e quello della via Cassia; a sud la riserva è chiusa dal quartiere di via Cortina d’Ampezzo, sorto sull’antica Macchia dell’Acqua Traversa, di cui ancora restano lungo i marciapiedi o nei giardini poche sughere risparmiate all’urbanizzazione.
La caratteristica predominante della Riserva è la grande varietà degli ambienti, apprezzabile anche osservando dai punti più elevati le diverse sfumature di verde che compongono il mosaico ambientale: dal nastro argentato dei saliceti riparali, al verde cupo della sughereta e della macchia, al verde chiaro dei lembi sommitali di cerreta con farnetto (Quercus frainetto) e dei versanti più freschi rivestiti dal bosco mesofilo.
Ed è proprio quest’ultima formazione che presenta gli aspetti di maggiore interesse: il ricchissimo consorzio vegetale comprende, ai limiti del proprio areale di distribuzione, popolazioni relitte di specie solitamente legate all’ambiente della faggeta o dei boschi misti dell’orizzonte submontano, testimoni di un tempo in cui il clima romano era nettamente più rigido.
Accanto a questi si rinvengono elementi, oggi assai rari, appartenenti all’associazione climax delle pianure alluvionali: il bosco a farnia (Quercus robur) e carpino bianco (Carpinus betulus). Complessivamente ammontano ad oltre 20 le specie vegetali che trovano proprio nei boschi esposti a nord della Riserva il loro ultimo rifugio nell’area di Roma. Tra queste troviamo specie protette come l’agrifoglio (Ilex aquifolium), il bucaneve (Galanthus nivalis) e l’arisaro codato (Arisarum proboscideum), specie schiettamente di faggeta, come la dentaria a nove foglie (Cardamine enneaphyllos) e la percorella perenne (Mercurialis perennis). Nel caso della festuca dei boschi (Festuca drymeia), alta graminacea tipica delle faggete termofile dell’Italia meridionale, la popolazione rinvenuta nell’Insugherata è l’unica presente nel territorio regionale.
Di pari valore naturalistico è la presenza nell’area protetta di una ricca popolazione di salamandrina dagli occhiali (Salamandrina perspicillata), anfibio endemico dell’Italia peninsulare che si riproduce nei corsi d’acqua più interni e limpidi della Riserva.
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Riserva Naturale dell’Insugherata
Via Paolo Emilio Castagnola,
00135 Roma RM
339 579 3993