Parco della Cellulosa tra Storia e Cultura
Parco della Cellulosa tra Storia e Cultura
Il Parco della Cellulosa, un’area estesa per circa 90 ettari, era inizialmente di proprietà dell’Ente Nazionale per la Cellulosa e la Carta (ENCC), istituito nel 1952. Quest’ente, di significativa importanza nel settore agricolo-forestale, aveva come missione istituzionale il supporto alla produzione e all’utilizzo di materie prime nazionali per la produzione di cellulosa.
L’ENCC si avvaleva di una presenza capillare sul territorio nazionale, con aziende agricole situate in quasi tutte le regioni d’Italia. La sua struttura organizzativa comprendeva due istituti di ricerca di fama internazionale: l’Istituto di sperimentazione per la Pioppicoltura a Casale Monferrato (Alessandria) e il Centro di sperimentazione Agricola e Forestale di Roma (CSAF), inaugurato nel 1953 a Casalotti su un’area di 14 ettari.
La ricerca condotta dall’ente spaziava attraverso vari ambiti come l’ecologia, la biologia, la genetica delle colture, la microbiologia, la patologia vegetale, l’entomologia e la tecnologia del legno, supportata da un ampio complesso di laboratori e serre. L’azienda “Ovile”, adiacente e con un’estensione di 76,65 ettari, fungeva da supporto per le sperimentazioni in campo.
Nel 1979, la gestione dell’ENCC fu trasferita a una delle sue società affiliate, la Società Agricola e Forestale per le Piante da Cellulosa e da Carta (SAF). A seguito dello scioglimento dell’ENCC e delle sue controllate (leggi n.595/1994 e n.337/1995), tutti i beni furono riunificati sotto un Commissario Liquidatore Unico.
Nel 1997, la sezione ex-CSAF di 14 ettari, situata tra via di Casalotti, via della Cellulosa e via di S. Seconda nel XVIII Municipio, dopo un breve periodo in comodato al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio, fu affidata all’ICRAM (Istituto Centrale per la Ricerca sul Mare), sotto la vigilanza del Ministero dell’Ambiente. A seguito della scadenza del comodato tra il Ministero dell’Ambiente e la Liquidazione, e con il controllo della Liquidazione passato al Ministero del Tesoro nel 2000, l’ICRAM ha iniziato a pagare un indennizzo per l’occupazione all’IGED (Ispettorato Gestione Enti Disciolti).
I 76 ettari dell’azienda “Ovile”, divenuta l'”Unità di Ricerca Forestale” (URF), furono assegnati nel 2001 al Ministero per le Politiche Agricole e Forestali per essere incorporati nella riorganizzazione degli istituti di ricerca nell’ambito del CRA (Consiglio per la Ricerca e la sperimentazione in Agricoltura), con la gestione amministrativa affidata all’Istituto Sperimentale per lo Studio e la Difesa del Suolo di Firenze dal 2002.
Questa area, oltre a rappresentare un importante “polmone verde” in una zona densamente popolata, ospita una collezione di materiale sperimentale che è tra le più vaste e complete in Italia e, nel contesto mediterraneo, seconda solo alle collezioni francesi.
Dal 11 maggio 2006, l’intero territorio è stato incluso nel Monumento Naturale Parco della Cellulosa, istituito tramite Decreto Legge Regionale n. 165.
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Monumento Naturale Parco della Cellulosa
Via della Cellulosa, 132, 00166 Roma RM