Monumento Naturale Lago ex Snia Viscosa

Lago ex Snia Viscosa tra Storia e Cultura

Collocato tra il quartiere Pigneto, via Prenestina, via di Portonaccio e il distretto di Casal Bertone, il lago Ex SNIA emerge in un sito precedentemente industriale che una volta era la sede della fabbrica CISA Viscosa, chiusa nel 1954. Il territorio dello stabilimento industriale venne integrato nel patrimonio della SNIA Viscosa nel 1969, a seguito dell’assorbimento della CISA. Nel 1982, il terreno e le strutture furono venduti a una società Immobiliar, che a sua volta li cedette nel marzo 1990 a una seconda società immobiliare. Nell’aprile dello stesso anno, fu concessa l’autorizzazione per edificare un immobile a uso produttivo.

Nel 1992, una terza società, durante lavori per realizzare un parcheggio annesso a un futuro grande centro commerciale, incappò in un acquifero a dieci metri di profondità, provocando l’inondazione dell’area di costruzione.

La zona, nota come Acqua Bullicante (denominazione che riflette una delle principali strade del quartiere vicino al sito), nascondeva sotto di sé il canale della Marranella e, ancora più giù, a cinque metri dal livello del terreno, un acquifero di acqua minerale originario dei depositi vulcanici dei Colli Albani. L’incontro con quest’acquifero durante gli scavi provocò l’eruzione e il riempimento dell’area lavori con acqua. Inizialmente, per evitare ritardi nei lavori, la ditta tentò di deviare l’acqua nelle fogne. Questa soluzione improvvisata causò il sovraccarico del sistema fognario e la rottura delle condotte, che portò all’inondazione di largo Preneste. L’acqua, invadendo l’area, ne impedì qualsiasi ulteriore sviluppo edile, risultando nella formazione di un piccolo lago, mantenuto in equilibrio idrico dalla continua affluenza dell’acqua.

Questo incidente sollevò preoccupazioni tra i comitati cittadini riguardo la validità del progetto, portando alla presentazione di una denuncia alla Procura di Roma per contestare la legalità della concessione edilizia. Ulteriori indagini e il successivo processo penale confermarono la manipolazione dei piani di costruzione, evidenziando l’illegalità delle strutture realizzate. Nel 1993, con l’ordinanza n.155 della VI Circoscrizione del Comune di Roma, fu ordinata la demolizione delle costruzioni. Il costruttore fece appello contro questa ordinanza, appello che fu parzialmente accolto nel 2010 a causa della mancata difesa da parte del Comune.

Il 30 giugno 2020, il Presidente della Regione Lazio firmò il decreto nº T00108, istituendo il monumento naturale Lago Ex SNIA – Viscosa, sebbene non sia stato fatto nulla per rimuovere i manufatti risalenti ai lavori degli anni ’90.

Nonostante la designazione di parte del sito come monumento naturale, il timore per l’integrità dell’ecosistema persiste a causa di progetti di sviluppo intensivo nelle vicinanze del lago, mettendo a rischio il simbolo di rinascita naturale dell’area. Nel novembre 2023, i comitati cittadini hanno nuovamente esortato l’amministrazione comunale a proteggere il sito, promuovendo l’espropriazione completa dell’area.

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Monumento Naturale Lago ex Snia Viscosa

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