Rapaci Diurni

La loro presenza in città è un indicatore della qualità ambientale

I rapaci diurni, maestosi predatori del cielo, sono uccelli che si distinguono per le loro abilità di caccia diurne, dotati di vista acutissima, artigli affilati e becchi robusti e adunghi, progettati per afferrare e smembrare le prede. Questi uccelli, appartenenti principalmente alle famiglie dei Falconidae (falchi) e degli Accipitridae (aquile, poiane, nibbi), svolgono un ruolo cruciale negli ecosistemi naturali, regolando le popolazioni di piccoli mammiferi, uccelli e insetti, e contribuendo così al mantenimento dell’equilibrio ecologico.

Nell’area della città di Roma, nonostante l’urbanizzazione, si può assistere alla presenza di varie specie di rapaci diurni, testimoni della biodiversità che persiste anche in contesti urbani e periurbani. Questi uccelli si adattano a vivere nelle vicinanze dell’uomo, trovando rifugio nelle aree verdi, nei parchi urbani e lungo le valli fluviali, dove possono cacciare e nidificare.

Il Gheppio (Falco tinnunculus)

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Il Gheppio (Falco tinnunculus)

Il Gheppio, noto scientificamente come Falco tinnunculus, è un piccolo ma agile rapace appartenente alla famiglia dei Falconidae. Questo uccello, diffuso in tutta Europa, è facilmente riconoscibile per la sua distintiva abilità di librarsi in aria, con le ali rigide in una posizione che ricorda una “V”, mentre osserva il terreno alla ricerca di prede. Il Gheppio ha un piumaggio variabile, generalmente con tonalità di marrone sul dorso e grigio-azzurro sulle ali, mentre il sotto è più chiaro, spesso punteggiato o striato di nero. I maschi tendono ad avere colori più vivaci rispetto alle femmine, con una testa e una coda grigia che contrastano con il corpo marrone.

Adattabile a diversi ambienti, dal livello del mare fino alle montagne, il Gheppio predilige campi aperti, margini di boschi, terreni agricoli e persino aree urbane, dove trova abbondanza di roditori, insetti e piccoli uccelli da cacciare. A Roma, è possibile osservarlo in parchi, giardini e lungo le aree verdi che costeggiano le vie d’acqua, dove sfrutta le correnti ascensionali per planare alla ricerca di cibo.

Il Gheppio nidifica in cavità naturali, come fori negli alberi, o in strutture artificiali, comprese le vecchie costruzioni urbane, dove può deporre da 3 a 6 uova. La coppia di genitori collabora nell’allevamento dei piccoli, con il maschio che fornisce il cibo durante i primi giorni di vita dei nidiacei.

La presenza del Gheppio a Roma non solo testimonia la capacità di adattamento di questo rapace ma rappresenta anche un prezioso indicatore della biodiversità urbana e della qualità degli habitat disponibili per la fauna selvatica.

La Poiana (Buteo buteo)

La Poiana, Buteo buteo, è un rapace di dimensioni medio-grandi che appartiene alla famiglia degli Accipitridae.

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La Poiana (Buteo buteo)

Con una lunghezza di 50-60 cm e un’apertura alare che può raggiungere i 120-140 cm, la Poiana è imponente nel suo volo planato o mentre volteggia in aria formando cerchi. Il suo piumaggio varia considerevolmente tra gli individui, spaziando dal marrone chiaro al scuro, con la parte inferiore generalmente più chiara e caratterizzata da striature. Il viso è impreziosito da una banda scura che attraversa gli occhi, conferendole un aspetto fiero e penetrante.

Preferendo ambienti aperti con zone boschive sparse, la Poiana si adatta bene a diverse tipologie di paesaggio, inclusi i margini delle aree urbane come quelli che caratterizzano la periferia di Roma. Qui, può essere vista volteggiare in cerca di roditori, conigli, piccoli uccelli e, occasionalmente, carrioni, dimostrando la sua flessibilità alimentare.

Le poiane nidificano nei boschi, costruendo grandi nidi sugli alberi dove la femmina depone 2-4 uova. Entrambi i genitori partecipano alla cura dei nidiacei, che rimangono nel nido per circa 40-50 giorni prima di imparare a volare.

La presenza della Poiana nelle vicinanze di Roma è un segno della ricchezza degli ecosistemi locali e della loro importanza come aree di foraggiamento per i rapaci. La sua capacità di coesistere vicino alle aree abitate sottolinea l’importanza di conservare gli spazi verdi e di mantenere un equilibrio tra sviluppo urbano e natura.

Il Nibbio reale (Milvus milvus)

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Nibbio reale (Milvus milvus)

Il Nibbio reale, Milvus milvus, è uno degli uccelli rapaci più eleganti, noto per la sua coda forcuta distintiva e il suo volo maestoso. Appartenente alla famiglia degli Accipitridae, il Nibbio reale presenta un piumaggio che varia dal rosso ruggine al nero, con macchie più chiare sulle ali e sotto il corpo. Questo rapace ha un’apertura alare che può superare i 150 cm, permettendogli di planare e volteggiare con estrema grazia nel cielo.

Preferisce ampie zone aperte, margini di boschi e campagne, dove può cacciare una vasta gamma di prede, inclusi piccoli mammiferi, uccelli, rettili e anche carrioni. A Roma e nei suoi dintorni, il Nibbio reale può essere occasionalmente avvistato, specialmente in aree con ampie vedute aperte e nelle vicinanze di corsi d’acqua, dove sfrutta le correnti termiche per sorvolare i campi alla ricerca di cibo.

Il Nibbio reale è un uccello sociale, spesso visto in gruppi, soprattutto durante la migrazione o nei siti di alimentazione. La nidificazione avviene solitamente sugli alberi, dove costruisce nidi voluminosi in posizioni elevate. La specie è stata oggetto di preoccupazione a causa del declino delle popolazioni in alcune parti d’Europa, rendendo la sua conservazione una priorità.

La sua presenza, anche se sporadica, nei cieli di Roma, arricchisce la biodiversità della regione e sottolinea la necessità di proteggere gli spazi aperti e i corridoi ecologici che permettono la migrazione e il sostentamento di specie così maestose.

Il Falco pellegrino (Falco peregrinus)

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Falco pellegrino (Falco peregrinus)

Il Falco pellegrino, Falco peregrinus, è celebrato come il rapace più veloce del mondo,
capace di raggiungere velocità superiori ai 300 km/h durante le sue stupefacenti picchiate. Questo uccello possiede un piumaggio che varia dal blu-grigio scuro sul dorso a un bianco sporco sulla parte inferiore, con sottili striature nere. Il capo è caratterizzato da “baffi” neri distintivi che partono dagli occhi, contribuendo al suo aspetto feroce.

Adattabile a una vasta gamma di habitat, dal tundra ai deserti, il Falco pellegrino ha trovato nelle città moderne, compresa Roma, un habitat sorprendentemente adatto. Qui, sfrutta le alte strutture urbane come sostituti delle scogliere per nidificare, e i numerosi piccioni e storni presenti offrono una fonte di cibo abbondante.

A Roma, il Falco pellegrino può essere avvistato sui cieli della città, specialmente vicino ai grandi monumenti e agli edifici alti, dove nidifica e caccia. Questa coesistenza con l’ambiente urbano non solo dimostra l’incredibile adattabilità del falco ma offre anche spettacolari dimostrazioni di caccia ai cittadini e ai naturalisti fortunati.

La conservazione del Falco pellegrino a Roma rappresenta un successo della protezione delle specie, con programmi di conservazione e monitoraggio che hanno aiutato a ripristinare le popolazioni un tempo minacciate. La sua presenza è un promemoria del legame tra la natura selvaggia e gli ambienti urbani, e della possibilità di un futuro in cui uomini e rapaci condividono il cielo sopra le città.

 

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