Ardeidi

Osservabili nelle zone umide, lungo i fiumi e nei parchi con specchi d’acqua

Gli ardeidi, comunemente noti come aironi, sono una famiglia di uccelli acquatici che comprende specie come aironi, garzette e tarabusi. Caratterizzati da lunghe gambe, un collo sottile e allungato, e un robusto becco affilato, gli ardeidi sono maestri nell’arte della pesca, cacciando prede come pesci, anfibi, crostacei e insetti acquatici nelle zone umide, lungo i corsi d’acqua e nei pressi di laghi e stagni. Questi uccelli sono noti per la loro postura eretta e immobile, una strategia di caccia che consente loro di sorprendere le prede con rapidi colpi del loro becco letale.

Gli ardeidi presentano una notevole varietà di dimensioni e colorazioni, che vanno dai grandi e imponenti aironi grigi alle delicate garzette bianche, dai colorati tarabusi ai più discreti airone cenerino. Nonostante la diversità, tutti condividono tratti comuni che li rendono facilmente riconoscibili come membri di questa famiglia.

Nell’area della città di Roma, la presenza degli ardeidi riflette la ricchezza e la diversità degli habitat acquatici disponibili, nonostante le pressioni dell’urbanizzazione.

Tarabuso (Botaurus stellaris)

Tarabusino

Tarabuso (Botaurus stellaris)

Diffuso in quasi tutta Italia, il Tarabusino vanta una presenza importante nelle zone umide della capitale ed in particolare nella Riserva Naturale Valle dell’Aniene e da pochi anni Presso il Monumento Naturale Ex Snia Viscosa.
Presenze più o meno numerose che lasciano intuire la grande dipendenza di questo uccello dalle zone umide, dove costruisce il nido, il più delle volte, nel fitto dei canneti.
Per niente tollerante alla presenza dell’uomo, e anche piuttosto territoriale a differenza degli aironi non costruisce insiemi di nidi, le cosiddette garzaie, ma si tiene a debita distanza dai “compagni” il Tarabusino è presente in modo sparso anche nelle aree più favorevoli.
Grande migratore, sverna nell’Africa subsahariana. Nei nostri cieli il Tarabusino si fa vedere in primavera, a ridosso del periodo riproduttivo.
Il grande e appuntito becco arancione è il carattere più evidente di questa specie, che presenta peraltro un piumaggio elegante e variegato. Il capo presenta un ampia macchia nerastra, e tale è anche il dorso, mentre ali, collo e ventre presentano colorazioni argentate tendenti al grigio-bruno e al bianco.
Brune ma più chiare, con sfumature rosa, risultano anche le ali. Lungo circa 35 cm, ad ali spiegate il Tarabusino può sfiorare i 60 cm di larghezza.
Il tarabusino è una specie molto diffidente. Per tale motivo, se sorpreso, si mimetizza, immobilizzandosi e puntando il becco verso l’alto e, grazie anche alle striature sul petto, si confonde completamente tra le canne. E’ una specie crepuscolare, ed è quindi attiva al tramonto e la notte. Generalmente vola basso con rapide battute d’ala e lunghe planate.
Inseguono individualmente e furtivamente la preda, camminando lentamente in posizione rannicchiata, tra le canne. Si nutrono principalmente di piccoli pesci, anfibi, insetti, ragni e gamberetti. In ogni caso adatta le esigenze alimentari alla disponibilità del momento.

Airone guardabuoi

L’Airone guardabuoi, noto scientificamente come Bubulcus ibis, è un uccello affascinante e unico nel suo genere, appartenente alla famiglia degli

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Airone Guardabuoi

Ardeidi. Questo airone si distingue per il suo comportamento peculiare e per la stretta associazione con gli animali da pascolo, da cui deriva il suo nome comune. Originariamente diffuso in Asia, Africa e Europa meridionale, l’Airone guardabuoi ha esteso notevolmente il proprio areale negli ultimi decenni, colonizzando nuove aree grazie alla sua straordinaria capacità di adattamento.

Caratterizzato da una livrea principalmente bianca durante la maggior parte dell’anno, l’Airone guardabuoi assume una splendida colorazione arancione-rossastra su testa, petto e dorso durante la stagione riproduttiva. La sua dieta è prevalentemente costituita da insetti, in particolare quelli che vengono disturbati dal movimento degli animali al pascolo, il che spiega la sua tendenza a seguire da vicino bovini e altri grandi mammiferi.

Nell’area della città di Roma e nei suoi dintorni, l’Airone guardabuoi può essere osservato in una varietà di habitat, dalle aree umide alle campagne aperte, dove si aggrega in prossimità di corsi d’acqua, stagni e pascoli. La presenza di questo airone nelle zone periurbane e rurali attorno a Roma è indicativa della ricchezza e della diversità degli ecosistemi locali, capaci di sostenere specie sia autoctone che migratrici.

La sua presenza è diventata più frequente grazie alla creazione di aree verdi e alla conservazione di zone umide all’interno e nelle vicinanze delle aree urbane, che forniscono siti idonei per l’alimentazione e la nidificazione. L’Airone guardabuoi contribuisce alla biodiversità di questi ambienti, arricchendo la fauna avicola dell’area e offrendo spettacolari dimostrazioni di convivenza tra specie selvatiche e ambienti antropizzati.

Oltre al suo ruolo ecologico, l’Airone guardabuoi rappresenta anche un importante indicatore della salute degli ecosistemi in cui vive, la cui presenza è spesso segno di un ambiente equilibrato e ricco di biodiversità. Per gli appassionati di birdwatching e per i cittadini di Roma, l’osservazione di questi eleganti aironi nei parchi, lungo i fiumi e nelle campagne circostanti offre momenti unici di connessione con la natura.

In sintesi, l’Airone guardabuoi è una testimonianza vivente della bellezza e della complessità del mondo naturale che ci circonda, anche nelle immediate vicinanze di grandi centri urbani come Roma. La sua presenza arricchisce l’ambiente, stimolando un maggiore apprezzamento e impegno nella conservazione degli habitat naturali e semi-naturali.

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