Monumento Naturale Galeria Antica

Galeria Antica tra Storia e Cultura

L’antica città di Galeria

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Resti di Galeria Antica

Su uno sperone tufaceo a picco sul torrente Arrone sono i ruderi del Castello di Galeria, coperti da una fitta vegetazione che convive con le rovine realizzando uno scenario di particolare fascino.

Alcune fonti ritengono di poter attribuire la nascita del sito alla civiltà etrusca, quando vi sarebbe sorto l’abitato conosciuto come Careia, posto al confine tra i territori delle potenti città etrusche di Veio e Cerveteri.

Rare sono le testimonianze di questo periodo: la tagliata, alcune tombe ricavate nella forra sottostante il castello, alcuni resti murari all’interno del borgo, ed una iscrizione con riferimento alla famiglia dei Traconti di origine etrusca.

Ma i resti più consistenti dell’insediamento risalgono al Medioevo, quando Galeria era un borgo fortificato che traeva la sua sussistenza dallo sfruttamento agricolo della campagna circostante ed era collocata in posizione strategica di controllo su un importante nodo viario a cavaliere tra le antiche vie Clodia, Cassia ed Aurelia.

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Ruderi del Castello di Galeria

La sua storia è densa di avvenimenti relativi ad assedi e repentini passaggi di proprietà. Primo signore di Galeria fu il Conte Gerardo che ospitò l’antipapa Benedetto X fuggitivo; ma la massima fioritura del borgo avvenne tra i secoli XIII-XIV, quando fu possesso della famiglia Orsini.

La città aveva un castello fortificato al cui interno erano il palazzo signorile, il centro amministrativo ed i luoghi religiosi: le chiese di S. Nicola e S. Andrea. In basso, lungo il fiume, era invece il “quartiere povero” dove vivevano i contadini e si svolgevano le attività produttive.

L’insorgere della malaria ed altri fattori concomitanti portarono ad un progressivo abbandono del borgo.

Nel corso del XVII secolo l’abitato passò dal Collegio Germanico alla famiglia dei Manciforte, che tentò di rivitalizzarlo con opere di restauro e con l’introduzione di nuove colture come il gelso per la produzione dei bachi da seta.

Ma il declino fu inesorabile, dal XIX secolo Galeria è una città morta e la popolazione si sposta nel vicino centro di S. Maria di Galeria ed a Cesano.


via di S. Maria di Galeria 691
L’area di Galeria Antica attualmente non è aperta alla fruizione del pubblico

Il Casale e la Chiesa di S. Maria di Galeria

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Chiesa di S. Maria di Galeria

Il Casale di S. Maria di Galeria conserva ancora oggi l’aspetto del borgo agricolo, che sin dal Medioevo vide collegata la propria storia con le vicende del vicino e meglio noto Castello di Galeria, passando nelle proprietà della famiglia Orsini e quindi del Collegio Germanico.

È probabile che si possa riconoscere qui il centro della Domusculta Galeria, fondata da Papa Zaccaria nell’VIII secolo per ridare slancio al popolamento ed all’attività agricola della Campagna Romana, dopo la crisi segnata dalla fine dell’Impero Romano.

All’interno del Borgo, un arco sormontato da una torretta con orologio recante la scritta del Collegio Germanico e la data del 1823, immette in un cortile al termine del quale è la Chiesa di S. Maria in Celsano (altrimenti detta S. Maria di Galeria), dalle origini medievali ma dall’aspetto neogotico dovuto alla trasformazione subita nel XIX secolo, sotto il pontificato di Leone XIII.

Nella facciata prevalgono gli elementi neogotici delle finestre e dell’arco a sesto acuto che sormonta il portale d’ingresso. Sotto le finestre sono due stemmi: uno di Leone XIII, l’altro del Cardinale della Diocesi di Porto; mentre sopra la porta è posizionato un calco in gesso raffigurante il vescovo con il pastorale ed alla base un serpente ed un leone. L’interno conserva una costruzione di tipo basilicale a tre navate, con archi poggiati su colonne in granito di riutilizzo, sormontate da capitelli a foglie di acanto.

Le pareti delle navate laterali sono affrescate con dipinti del ‘400 attribuibili ad artisti della cerchia di Antoniazzo da Romano, tra questi è la Rappresentazione della Vergine che emerge da un gelso, da cui secondo la leggenda deriverebbe il nome della chiesa.

La chiesa conserva due epigrafi provenienti dalla Chiesa di S. Andrea del Borgo di Galeria, che furono trasferite qui in seguito alla caduta in rovina dell’edificio. La prima ricorda la consacrazione della Chiesa nell’anno 1204 sotto il pontificato di Innocenzo III, la seconda gli interventi di restauro realizzati dalla famiglia dei Manciforte.

via di S. Maria di Galeria
(in prossimità del confine del Monumento Naturale)

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Monumento Naturale Galeria Antica

Via di Santa Maria di Galeria
00123 – ROMA
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