Parco Regionale Urbano del Pineto

Caratteristiche

Parco Regionale Urbano del Pineto

È uno dei parchi più belli del territorio romano (250 ettari), istituito nel 1987, si estende nel settore nord-occidentale della città compreso tra la via Trionfale, via della Pineta Sacchetti ed i quartieri di Primavalle, Valle Aurelia e Balduina. È costituito in gran parte da una vallata, denominata “Valle dell’Inferno”, che un tempo si estendeva fino alle Mura Vaticane, caratterizzata dalle fornaci che producevano mattoni per la Fabbrica di San Pietro utilizzando l’argilla estratta dalle cave dei limitrofi Monti di Creta. Il suggestivo nome della valle deriva proprio dal fumo che riempiva tutta l’area, prodotto dalle fornaci che fino agli inizi del ‘900 hanno sfornato milioni e milioni di mattoni. Delle diciotto fornaci storicamente attive oggi ne rimane in piedi, seppur malridotta e pericolante, solo una, la Fornace Veschi, considerata un eccellente monumento di archeologia industriale, per la quale è prevista una prossima riqualificazione e trasformazione in polo culturale a servizio del quartiere. Vicino alla fornace sorge il “Borghetto dei Fornaciari”, così denominato in quanto vi abitavano proprio gli operai che lavoravano nelle varie fornaci della zona.

Storicamente il territorio del parco apparteneva alla famiglia Sacchetti, la quale alla fine del 1500 vi aveva fatto costruire una splendida villa, progettata da Pietro da Cortona, impegnato anche nella costruzione della basilica di San Pietro. La villa venne però abbattuta quando la tenuta passò nel 1859 alla famiglia Torlonia, sembra a causa di una disastrosa frana che avrebbe investito quella parte della collina. Oltre alla villa, anche il limitrofo boschetto di pini, chiamato appunto “Pigneto”, che aveva dato fama alla tenuta e da cui deriva l’attuale nome del parco, andò distrutto. Sopravvivevano invece i Casali, nella parte settentrionale della tenuta, che il principe Torlonia provvide a restaurare, impiantandovi ai margini una nuova pineta, presente ancora oggi lungo Via della Pineta Sacchetti. Dei casali Torlonia, situati a breve distanza dalla strada, solo quello più grande, detto Casale del Giannotto, è stato risistemato e oggi ospita una biblioteca comunale e la Casa del Parco, mentre il casale adiacente è in attesa di recupero.

La vegetazione del parco (più di 650 specie) è costituita principalmente da elementi della macchia mediterranea e da uno strato arboreo che, oltre a lecci e roverelle, è caratterizzato dalle sughere che si estendono lungo i pendii e soprattutto sulla cosiddetta “Collina Mediana”. Ma grazie alla varietà di ambienti è possibile trovare anche specie arboree che prediligono climi più freschi come l’olmo, il nocciolo, il cerro e il farnetto e anche specie tipiche delle zone umide, come il pioppo bianco e il salice bianco.

Nel sottobosco sono presenti arbusti, quali erica arborea, cisto femmina, corbezzolo, ginestra, mirto, alaterno e lentisco, che offrono splendide fioriture primaverili. Tra le peculiarità botaniche, si segnala la fioritura di numerose orchidee selvatiche, quali serapide lingua, serapide maggiore, orchide a farfalla e orchidea piramidale.

Anche la fauna è numerosa. Tra le specie censite, interessante è la presenza di rapaci notturni, come l’allocco e la civetta, che essendo predatori all’apice della catena alimentare evidenziano l’esistenza di prede come il moscardino e il ratto nero che abitano le chiome degli alberi, nonché i numerosi piccoli roditori terricoli. Il tritone punteggiato e la rana verde trovano invece spazio negli ambienti umidi di fondovalle, dove sono presenti rigagnoli di acqua corrente e piccoli stagni popolati anche da numerosi insetti le cui larve si sviluppano proprio nell’acqua. Tuttavia, la classe più cospicua di vertebrati è senza dubbio quella degli uccelli: dal gheppio allo scricciolo, dal picchio rosso maggiore al pettirosso, dall’upupa al merlo, dal gruccione alla cinciarella, sono state censite 71 specie di cui ben 39 nidificanti. Tra i mammiferi sono segnalati la volpe, il riccio, l’istrice, il cinghiale e diverse specie di pipistrelli. Frequentano l’area anche numerosi rettili, tra cui il ramarro, la lucertola campestre, il biacco, il saettone e la natrice dal collare.

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Parco Regionale Urbano del Pineto

Via della Pineta Sacchetti, 78
00167 – ROMA

06.35491587

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